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#R05 - Ripristino delle pile del viadotto Ferriere sulla A12

  • Macchina utilizzata: B100;
  • Impresa: Giuseppe Iorio Costruzioni (Caserta);
  • Località: Autostrada Genova-Livorno

Visitiamo un cantiere di manutenzione straordinaria sulla A12 Genova-Livorno. I lavori sono affidati all'impresa edile Giuseppe Iorio Costruzioni di Caserta, specializzata in interventi su tratti autostradali (per la maggior parte nel settore pubblico con una vocazione particolare per il ripristino, il risanamento e il consolidamento dei viadotti) che opera ininterrottamente dal 1967. Bisogna ripristinare l’integrità funzionale delle pile della carreggiata Sud del viadotto Ferriere. Per risolvere molti dei problemi logistici, l'impresa edile si affida alla B100, pompa a cavità elicoidale fornita dalla Bunker-Teksped. In compagnia dei responsabili di cantiere della Iorio e di Giuseppe Buonanno della Bunker-Teksped analizziamo in dettaglio questi lavori.

 

Il viadotto Ferriere

 

Per quanto riguarda il lavoro di rimozione del calcestruzzo ammalorato è stato scelto il metodo più veloce e dunque più redditizio dell’idrodemolizione selettiva, che si serve dell’azione distruttiva dei getti d’acqua ad alta pressione. La tecnica dell’idrodemolizione consente un trattamento assolutamente non dannoso per il cls sano e per le armature, queste ultime poi subiscono una energica pulizia per la rimozione delle parti corrose. A demolizione conclusa, la superficie che si ottiene è molto rugosa e risulta dunque un’ottima base di aggrappo per il getto del nuovo calcestruzzo. Ma non si tratta semplicemente del ripristino dei calcestruzzi ammalorati del viadotto: bisogna organizzare il cantiere in maniera estremamente puntuale sia dal punto di vista della logistica sia da quello della sicurezza.

 

Calcestruzzo ammalorato

 

Tutte le Concessionarie Autostradali, infatti, oggi sono molto esigenti per quel che riguarda le prescrizioni di sicurezza in cantiere, richiedendo allo stesso tempo il rispetto assoluto dei tempi previsti e la qualità massima delle opere realizzate. Quando si lavora in cantieri come questo, caratterizzati da impietose condizioni climatiche e da forti dislivelli da affrontare (le pile da ripristinare sono alte anche 80 metri), emergono particolari esigenze riguardo il parco attrezzature per il getto dei calcestruzzi: c'è bisogno di attrezzature robuste, con pochi problemi di manutenzione o al massimo con caratteristiche manutentive tali da poter essere seguite dal personale direttamente in cantiere.

 

B100 alimentata da una betoniera

 

La sfavorevole posizione del cantiere, unitamente alla complessità dell’intervento, hanno reso necessaria la preparazione del betoncino reodinamico direttamente in cantiere, utilizzando la pompa per calcestruzzo a cavità elicoidale B100. Tra l’altro, in base ad una precisa richiesta della committenza, non era possibile occupare la sede stradale e quindi tutti i getti dovevano essere eseguiti dalla base delle pile. La B100 ha rappresentato un valido strumento in queste condizioni. Assolutamente adeguata fino a quote di 40 metri, la pompa per calcestruzzo della Bunker è riuscita a gettare oltre i valori nominali grazie ad uno stratagemma: immettendo aria a una certa altezza è stato possibile aumentare la pressione nelle tubazioni. Un’applicazione di questo tipo usura molto le attrezzature eppure le macchine della Bunker hanno comunque risposto molto bene al superlavoro. Secondo il personale della Iorio, anche nelle parti più sottoposte a usura, come lo statore ad esempio, non sono stati rilevati particolari problemi. Tra l'altro i tecnici e i responsabili dell’azienda di Casandrino hanno seguito in prima persona i lavori contribuendo a trovare le soluzioni tecniche necessarie per portare la B100 oltre i suoi limiti. Un dialogo, tecnico e gestionale, difficile da riscontrare normalmente nei fornitori di macchine e attrezzature.